Il mondo della produzione musicale si prepara a una piccola rivoluzione con l’arrivo di MickE-Q, l’equalizzatore ibrido a 5 bande sviluppato da Studio DMI in collaborazione con Mick Guzauski, il leggendario ingegnere del suono vincitore di multipli Grammy Awards. Dietro questo nome si cela uno dei professionisti più influenti dell’industria discografica, colui che ha plasmato il suono di artisti del calibro di Daft Punk, Pharrell Williams, Janelle Monáe, The Weeknd, senza dimenticare leggende come Prince, Mariah Carey e Michael Jackson. Con una carriera che attraversa cinque decenni, Guzauski ha letteralmente definito generi musicali, influenzando generazioni di produttori e ingegneri del suono. Ogni dettaglio di MickE-Q è stato pensato per catturare l’essenza di questo approccio sonoro unico, trasformando decenni di esperienza in uno strumento accessibile a tutti i professionisti del settore. L’equalizzatore si presenta come una soluzione completa per chi cerca di ottenere quella particolare combinazione di calore analogico e precisione digitale che caratterizza le produzioni di alto livello. Le specifiche tecniche parlano chiaro: shelving di tipo induttivo per arricchire le tonalità, tre bande medie completamente parametriche per interventi chirurgici o musicali, e una saturazione personalizzata calibrata secondo il gusto raffinato di Guzauski.
Non mancano filtri passa-alto e passa-basso con pendenze regolabili, feedback visuale in tempo reale, oversampling per la massima qualità e una collezione di preset professionali. Studio DMI ha deciso di lanciare il prodotto con un prezzo introduttivo di 125 euro, scontato del 30% rispetto ai 179 euro di listino, offerta valida fino al 28 luglio 2025. Questa strategia commerciale aggressiva dimostra la volontà di democratizzare strumenti di produzione di livello professionale, rendendo accessibili tecnologie che fino a poco tempo fa erano appannaggio esclusivo degli studi di registrazione più costosi. L’interfaccia intuitiva di MickE-Q promette di accelerare il workflow creativo, permettendo ai produttori di concentrarsi sulla musica piuttosto che sui tecnicismi. Che si tratti di addolcire le voci, modellare le percussioni o finalizzare un mix completo, questo equalizzatore offre il controllo completo dello spettro sonoro mantenendo quella musicalità che distingue le produzioni professionali da quelle amatoriali. La domanda che sorge spontanea è se uno strumento del genere possa davvero trasferire l’esperienza e l’intuito di un maestro come Guzauski in formato digitale, o se si tratti dell’ennesimo tentativo di marketing di cavalcare la fama di un nome illustre. Quello che è certo è che l’industria musicale continua a evolversi, democratizzando strumenti un tempo riservati a pochi eletti e permettendo a una nuova generazione di creativi di accedere a sonorità che hanno definito la colonna sonora degli ultimi decenni.
