Un’aura di esclusività e mistero avvolge l’Orchid fin dalla sua nascita, un oggetto di culto che in due drops limitati è volato via in pochi minuti, alimentando il mito e il desiderio. Ora Telepathic Instruments annuncia il suo ingresso ufficiale nel mondo: l’Orchid Drop 3, in programma per il 10 ottobre 2025, segna il lancio globale di questo strumento di composizione che promette di sbloccare la creatività. Un orologio sincronizzato scatterà simultaneamente in Australasia, Americhe ed Europa, un evento calibrato per un mercato globale e affamato. Non è un semplice sintetizzatore, lo ripetono in molti, è qualcosa di più sottile e ambizioso: una macchina delle idee, un estensore della mente sonora concepito per trovare ciò che giace inesplorato nella testa di musicisti e produttori. La sua fama, costruita nel sottobosco più esclusivo della musica, è già palpabile in tracce come “Submarine” di Kid Cudi o nel nuovo brano di Don Toliver, mentre nomi come Janelle Monáe, Fred Again e Diplo ne sono stati visti adepti, consolidando un pedigree d’élite.
Le radici dell’Orchid affondano in un decennio di sperimentazione solitaria di Kevin Parker, genio di Tame Impala, che lo ideò come proprio strumento privato. Quel progetto personale è però germogliato in un ecosistema vivace, plasmato da una comunità di 4.000 pionieri, battezzata The Garden. È stato questo dialogo costante a forgiare la terza evoluzione dello strumento, trasformando feedback in funzionalità, intuizioni in interfacce e incidenti in innovazioni. Ciò che era il taccuino di un solo artista è diventato uno strumento raffinato e collettivo, un ponte per superare il blocco creativo. Il Drop 3 incorpora questa maturazione con una serie di funzionalità che ampliano il suo vocabolario sonoro: batterie preimpostate dallo stesso Parker, un filtro dedicato per modellare il suono, funzioni di quantizzazione e salvataggio dei loop per catturare l’ispirazione sul momento, oltre a dieci nuovi suoni firmati dal musicista australiano.
L’universo Telepathic non si ferma all’hardware e si espande nel digitale con Pistil, il plug-in che racchiude il cuore sintetico dell’Orchid. Offre accesso all’intera libreria di suoni, la possibilità di crearne e personalizzarne di nuovi, e un ponte bidirezionale per integrare fluidamente le idee nella propria DAW. È la promessa di portare con sé l’intero universo sonoro, con o senza la macchina fisica. A celebrare questo lancio, un gesto di intelligente ironia: una guida instructional affidata ai comici Matt Berry e Jemaine Clement, un omaggio giocoso e stravagante ai vecchi DVD di sintetizzatori, tra sketch comici e lezioni di musica. Un tono che sdrammatizza la tecnologia per riportarla al suo fine ultimo, il puro piacere di creare. Prima del grande giorno, i curiosi potranno mettere le mani sull’Orchid in due pop-up, una “Flower Shop” a Los Angeles e un’installazione durante l’Amsterdam Dance Event, templi temporanei per un oggetto che non vuole essere solo comprato, ma vissuto e, forse, creduto.
Info https://telepathicinstruments.com/
