Mentre il dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione musicale infuria, Suno rilascia un aggiornamento che potrebbe cambiare le regole del gioco. L’ultima versione, la v4.5+, integra le tecnologie di WavTool, acquisita a giugno, portando sul platform un digital audio workstation basato su browser con supporto per plugin VST, editing campione-per-campione, registrazione live e funzionalità MIDI generate dall’AI. Non si tratta più di un semplice tool per hobbisti: Suno punta chiaramente a professionisti o aspiranti tali, offrendo strumenti avanzati come la separazione delle tracce, l’upload di file audio e un editor musicale potenziato. La piattaforma sembra voler spostare l’attenzione dalla generazione automatica di brani tramite prompt testuali alla manipolazione e stratificazione di componenti audio esistenti, aprendo nuove possibilità creative.
A rafforzare questa strategia, l’azienda ha nominato Paul Sinclair, ex dirigente di Warner Music, come Chief Music Officer, con il compito di guidare l’integrazione degli strumenti AI nel processo di produzione musicale. Intanto, le nuove funzionalità “Add Vocals” e “Add Instrumentals” permettono agli utenti di trasformare tracce strumentali in canzoni complete o viceversa, mentre “Inspire” analizza le playlist personali per suggerire preferenze musicali. Mikey Shulman, CEO e co-fondatore di Suno, definisce l’aggiornamento non come un semplice upgrade, ma come “un assaggio del futuro”, dove più persone potranno creare musica con strumenti migliori e più intuitivi.
Ma non tutto è roseo. Suno è sotto attacco legale da parte delle major del settore, tra cui Sony, Universal e Warner, che lo accusano di aver usato registrazioni protette per addestrare i suoi modelli AI senza autorizzazione. A gennaio 2025, anche la società di riscossione tedesca GEMA ha avviato una causa, citando brani generati “sorprendentemente simili” a hit di artisti come Alphaville e Lou Bega. Nonostante le controversie, Suno prosegue la sua corsa, stringendo partnership con figure di spicco come il produttore Timbaland e cercando accordi di licensing con le major, che chiedono l’implementazione di tecnologie di tracciamento stile Content ID. Con un finanziamento da 125 milioni di dollari e una valutazione di 500 milioni, Suno sembra deciso a sfidare lo status quo, tra entusiasmo creativo e resistenze legali.
